Idealmente, ogni fotogramma del film dovrebbe poter essere appeso a una parete di una galleria d'arte. Questo è un compito arduo se non si possiede un grande budget , molto tempo e un team esperto. Pochi ci riescono ma ci sono delle azioni
che potete fare fin dall'inizio per assicurarvi che il vostro film appaia al meglio possibile.
In vostro soccorso arriva la tecnica della composizione.
La composizione è l'arte di disporre gli oggetti in una cornice. Esistono forme e allineamenti che le persone trovano piacevoli. Ma la composizione di un film deve anche raccontare una storia. La disposizione degli oggetti e degli attori nell'inquadratura può contribuire alla narrazione e questo si ottiene enfatizzando alcuni oggetti e mettendone in secondo piano altri.
La regola dei tre terzi
È la regola fondamentale della composition.
Come si applica? Dividete lo schermo in terzi con quattro linee e gli oggetti di interesse devono trovarsi in corrispondenza dei punti di intersezione.
Sembra semplice ma è facile incappare in errori.
Abbiamo già detto che le persone sono verticali e gli schermi cinematografici sono orizzontali: ciò significa che per inserire una persona in un'inquadratura è necessario renderla molto piccola o ritagliarla.
A differenza del mondo reale, nella composizione cinematografica e fotografica è possibile tagliare impunemente la testa di qualcuno. Questo non vale per il mento delle persone. Il mento deve rimanere nell'inquadratura, a meno che non si ritagli una porzione uguale della parte superiore della testa.
Bilanciamento e simmetria
Immaginate la vostra cornice come una scatola per le ombre in cui inserire gli oggetti e che poggia su un fulcro al centro. L'equilibrio tra i lati destro e sinistro dà normalmente una sensazione di armonia, mentre una cornice sbilanciata dà una sensazione di tensione. Pur andando contro la regola dei terzi, a volte un'inquadratura completamente simmetrica con l'oggetto di interesse al centro può essere estremamente efficace.
Alcuni registi sono schiavi della simmetria nella loro composizione e, se usata correttamente, può essere estremamente potente.
L'equilibrio, tuttavia, non deve essere necessariamente simmetrico. Gli oggetti su un lato dello schermo possono essere bilanciati con oggetti sull'altro lato dello schermo che non sono la loro immagine speculare.
Le inquadrature
Nel cinema con il termine inquadratura si parla della parte di spazio fisico inquadrata dall’obiettivo della cinepresa o fotocamera.
L’inquadratura può essere classificata in 2 famiglie: i campi e i piani.
Nei campi è la fa da padrone l’ambiente mentre nei piani è la figura umana ad essere in risalto. Ora andiamo più nel dettaglio.
I campi si distinguono varie tipologie:
campo medio | nell’inquadratura le figure sono abbastanza vicine e riconoscibili ma l’ambiente che le circonda è predominante |
campo semi totale | nell’inquadratura è presente una parte dell’ambiente circoscritto |
campo totale | l’inquadratura riprende uno spazio nella sua totalità e le figure assumono molta rilevanza |
campo lungo | l’inquadratura si concentra su una zona di interesse dell’ambiente e le figure sono inglobate nello spazio circostante |
campo lunghissimo | l’inquadratura riprende uno spazio vastissimo |
Invece i piani si suddividono in:
la soggettiva | l’inquadratura prende il punto di vista di un personaggio |
dettaglio | l’inquadratura riprende un dettaglio del personaggio |
primissimo piano | l’inquadratura riprende il volto del personaggio |
primo piano | i personaggi sono ripresi dalle spalle in su |
piano medio | i personaggi sono ripresi dalla vita in su |
piano americano | i personaggi sono ripresi dalle ginocchia in su |
In conclusione:
Alla luce di quanto detto è innegabile che conoscere le tipologie di inquadrature e le regole alla base della fotografia sia fondamentale soprattutto se si è alle prime armi.
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