Nel vasto mondo del video editing sono presenti molteplici tecniche distinte al fine di ottenere il video con le caratteristiche desiderate.
Uno degli aspetti fondamentali che compongono le clip di un filmato è il colore.
Il colore è fondamentale nel visual storytelling dato che veicola messaggi nascosti all’interno delle immagini che vediamo sullo schermo.
Nella post produzione di un video, la perfezione del colore viene data attraverso la color correction ed il color grading.
Questi due processi vengono spesso scambiati o, erroneamente, visti anche come sinonimi.
Niente di più errato! ora cerchiamo di fare chiarezza
Cos'è la color correction?
Con color correction ci si riferisce alle operazioni con il fine di sistemare dei piccoli errori nelle riprese e per rendere le clip omogenee.
Cosa si intende per omogenee? Si intende apportare delle modifiche per far corrispondere la temperatura del colore di più riprese, girate in condizioni di luce differenti, a uno standard tecnico coerente.
Bisogna fare in modo che i neri e i bianchi appaiano effettivamente neri e bianchi così come con i colori nel mezzo e per farlo bisogna attuare un bilanciamento colori.
Un oggetto bianco visto con l’occhio umano appare bianco anche se sotto luce calda o fredda, mentre le telecamere necessitano di impostare il giusto bilanciamento colori altrimenti il bianco apparirà differente.
L'obiettivo è far corrispondere le riprese a uno standard che rappresenti accuratamente l'aspetto di un oggetto visto dall'occhio umano.
La color correction si distingue in due fasi essenziali:
La primary color correction viene effettuata sull'immagine nella sua interezza, utilizzando i controlli sulle intensità di rosso, blu, verde, gamma (toni medi), ombre (neri) e luci (bianchi) dell'intera immagine.
La secondary color correction si basa sull’alterazione della saturazione, della luminanza e della tonalità solo dei gialli, dei magenta, dei ciano, dei blu, dei verdi e dei rossi, mentre gli altri colori dello spettro vengono minimamente alterati.
Oltre alla primary e secondary color correction è possibile utilizzare forme geometriche come le maschere o gli opachi per isolare le regolazioni del colore in aree specifiche dell'immagine. Ciò significa che è possibile evidenziare e modificare il colore di una particolare sezione, oppure modificare il colore di tutto il resto tranne la zona selezionata.
Invece il color grading?
Dopo aver visto in cosa consiste la color correction ora analizziamo la tecnica del color grading.
Prima di tutto bisogna dire che il color grading consiste nel prendere le riprese corrette e di impostare un'atmosfera per le scene; dunque si tratta di fare un ulteriore passo avanti rispetto a quanto fatto con la color correction.
Nel color grading l’immagine viene alterata non con il fine di correggere un errore di ripresa ma bensì per un fine comunicativo ed estetico.
Tutti i video utilizzano un sistema di colori additivi, i cui colori primari sono il rosso, il blu e il verde; i diversi colori sono creati da combinazioni variabili di questi tre colori primari, anche se non necessariamente in proporzioni uguali.
Il color grading viene eseguito manipolando le gamme di soglie e tolleranze all'interno di questi tre canali.
Quindi, se si vuole dare al video l'impressione del sole pomeridiano, si possono spingere i colori un po' più verso lo spettro del rosso. Se invece si vuole dare al video un'atmosfera più fredda, si spingono i colori verso lo spettro del blu.
Il color grading viene spesso usato dai direttori di fotografia per dare enfasi ad alcune emozioni e stati d’animo.
Quali emozioni trasmettono i colori?
Prima abbiamo detto che il grading viene anche usato per enfatizzare le emozioni e gli stati d’animo che si vogliono far trasmettere.
La scelta del colore deve quindi essere ben ragionata dato che ogni colore veicola messaggi differenti.
Ecco la tabella di riferimento:
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